Se in una prima fase dell’emergenza coronavirus l’eccesso di enfasi e di sensazionalismo basato sull’emotività poteva essere giustificato, oggi, a distanza di mesi e nel pieno di un isolamento sociale che ha superato persino la quarantena (quaranta giorni), è ora di recuperare lucidità e ragionevolezza. Chi osa criticare le restrizioni sociali liberticide ed economicide, che stanno creando danni irreparabili per le nostre aziende, si sente qualunquisticamente controbattere: “la salute viene prima dell’economia”, oppure ancora più grossolanamente “che te ne fai dei soldi se non …
Categoria: Economia
È evidente come tagliare la spesa pubblica mini il ruolo primario dello Stato di proteggere le fasce più deboli e svantaggiate dalle distorsioni del libero mercato. Durante un periodo di crisi, quale quello che da troppo tempo stiamo vivendo, la perdita di lavoro e lo stato di disoccupazione perenne non rappresentano solo problemi di ordine economico e sociale, ma si ripercuotono sullo stato di salute dei cittadini, che saranno costretti a rinunciare alle cure. Il grafico evidenzia il legame diretto …
Per la prima volta nella storia della globalizzazione, tutti i Paesi, persino la recalcitrante Inghilterra fresca di Brexit e gli Stati Uniti patria della fervente economia di mercato, dove gli affari e i consumi non si fermano mai, sono in lockdown. L’economia mondiale è ferma, in quarantena, crollano i consumi, le produzioni e l’intera popolazione mondiale, fatta eccezione per alcuni Paesi del Terzo Mondo (e la Russia) che sembrano per ora i meno colpiti, ha abdicato al proprio stile di …
Il problema dell’economia mondiale non è la scarsità delle risorse, ma la mancata redistribuzione. Il grafico indica chiaramente come, nel periodo postbellico, l’applicazione di politiche keynesiane abbia portato a un incremento sostanziale del reddito del 99% della popolazione mondiale. A partire dalla crisi del 1973, con la caduta del Keynesismo e il definitivo affermarsi delle politiche di tipo neoliberista si assiste a un’impennata del reddito medio dell’1% più ricco a scapito del resto della popolazione. Con l’avvento del finanzcapitalismo, ossia …
Il modello socio-economico globale sta per cambiare per sempre, ma non in meglio. Milioni di nuovi disoccupati, lavori che spariranno per sempre, uno stato liberticida di sorveglianza perenne e la rinuncia alla socialità, elemento fondante della comunità umana: è la shut-in economy. L’Italia poi, stretta nella morsa del vincolo neoliberista del debito, che non verrà abbandonato, e già prossima alla recessione, sarà il Paese che pagherà il prezzo più alto. La mia intervista a Franco Fracassi.
Riporto la mia intervista a Gabriele Rezza per la rivista La Critica Le misure attuate per contenere l’epidemia hanno avuto l’effetto di danneggiare sempre i soliti: autonomi, lavoratori stagionali, piccole imprese del turismo e dello spettacolo, per dirne alcune. Quanto e come saranno toccate anche le altre categorie? “In realtà l’emergenza coronavirus in corso non si sta abbattendo solo sulle categorie più fragili, ma è come un ciclone che sta sradicando l’intera economia reale del Paese. Sicuramente le prime vittime …