Pier Paolo Pasolini, un profeta inascoltato

Il 2 novembre del 1975 veniva assassinato uno dei maggiori intellettuali della storia italiana, Pier Paolo Pasolini. Fu il primo a profetizzare e denunciare pubblicamente quello che sarebbe stato l’avvento del neoliberismo, attraverso la subdola e ingannevole dittatura della società dei consumi. Negli Stati Uniti il consumismo di massa si afferma già sul finire della prima guerra mondiale, col fine di assorbire il surplus produttivo dell’industria bellica. La cifra distintiva di questo modello è la crescente spesa per beni superflui

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Lo Stato è come una famiglia? Falso!

L’esposizione ripetuta a un’immagine o a un contenuto fa sì che l’individuo modifichi la propria percezione della realtà e interiorizzi il messaggio veicolato. E’ quello che gli psicologi chiamano effetto priming e che pubblicitari ed esperti della comunicazione conoscono molto bene. Quanto più un messaggio viene ripetuto ed enfatizzato, magari attraverso la forma dello spot, tanto più esso risulterà familiare. Così può accadere che un concetto privo di veridicità, ma ripetuto con insistenza e in modo convincente, acquisisca il rango di

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Thomas Sankara: l’eroe che pagò con la vita lo smascheramento del debito

Sono passati trentasette anni da quando il presidente del Burkina Faso, ribattezzato il “Che Guevara africano”, venne ucciso, secondo la ricostruzione ufficiale dal suo ex collaboratore nonché successore Blaise Campaorè, verosimilmente appoggiato dai francesi e da altre forze internazionali. Thomas Sankara era divenuto un personaggio scomodo, troppo scomodo, per il piano egemonico mondiale messo in atto dai poteri finanziari internazionali attraverso lo strumento del debito. Il suo discorso  tenuto  presso l’OUA (Organizzazione per l’Unità Africana), di una forza e di

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La falsa decolonizzazione africana

Con la disgregazione degli imperi coloniali e il riconoscimento dell’indipendenza, si viene a consolidare una forma inedita di egemonia imperialista, svincolata dal rapporto di subordinazione tra Stati e incentrata su quello di dominazione economica da parte di poteri e élite transnazionali. È la “falsa decolonizzazione”. K. Nkrumha, il primo presidente del Ghana, osservando la situazione interna dei regimi africani, ha denunciato come essi facciano derivare la propria autorità di governo “non dalla volontà popolare ma dal sostegno dei loro padroni neocoloniali”, poiché,

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Le trappole della comunicazione. Bias cognitivi e camere d’eco

Nell’era dell’iperinformazione, avviata con lo sviluppo della rete e amplificata dall’utilizzo dei social media, abbiamo accesso a una quantità di notizie pressoché sconfinata. Come reagisce il nostro cervello a questo flusso continuo di stimoli? Per dare una risposta a un quesito così complesso ci viene in aiuto una nuova, o meglio giovane, branca della scienza economica, l’economia comportamentale, che integra la teoria economica con le conoscenze della ricerca psicologica. Personaggio centrale nello sviluppo di tale disciplina è lo psicologo Daniel

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Il neoliberismo in un grafico

Esattamente dopo la caduta del keynesismo (1973) e l’affermarsi incontrastato del neoliberismo, si arresta la crescita del reddito del 99% della popolazione più povera e inizia l’inarrestabile crescita dell’1% più ricco. Fino ad arrivare al paradosso di oggi, per cui otto persone detengono la ricchezza di metà della popolazione mondiale.  È questa l’essenza del modello economico neoliberista, oggi applicato su scala universale e incontestato, ritenuto la migliore e l’unica alternativa possibile, secondo la logica teocratica del TINA (there is no

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