Strane coincidenze. Un mese fa l’Unione Europea invitava i cittadini a procurarsi un kit di emergenza per sopravvivere 72 ore in caso di crisi improvvise.
Pronti a tutto. Questo deve essere il nostro nuovo stile di vita europeo. Il nostro motto
ha affermato la commissaria europea per la Gestione delle crisi, Hadja Lahbib. Ieri un mega blackout ha paralizzato per ore l’intera Spagna, il Portogallo e parte della Francia.

D’altronde lo spettro di un blackout si aggira da tempo nel Vecchio Continente. Era il settembre 2021 quando Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari del mondo, paventava il rischio di blackout elettrici in Europa nel caso in cui le temperature invernali fossero state significativamente basse. Gli elementi che potevano concorrere al manifestarsi di un simile evento erano molteplici: riserve di gas e carbone inferiori alla media degli anni precedenti a causa della destabilizzazione legata ai lockdown, conseguente rimbalzo della domanda, crisi del gasdotto Nord Stream 2, inasprimento degli standard per limitare le emissioni di CO2, spegnimento delle centrali nucleari in Francia.
Gli esempi di reazioni da citare sono molti: a ottobre 2021 il ministro della Difesa austriaco, Klaudia Tanner, ha dichiarato l’esistenza di un’alta possibilità di blackout elettrico in tutta Europa e il governo ha lanciato una campagna di sensibilizzazione durata per tutto il mese sui media, mentre migliaia di poster informativi sono stati affissi nelle città austriache. Subito dopo in Spagna la popolazione ridotta al panico per effetto della notizia diffusa in Austria ha dato l’assalto alle ferramenta per comprare bombole e torce. Un comportamento che, senza troppe riserve, è stato etichettato frutto del complottismo dalle testate del mainstream, sebbene abbia trovato riscontro persino in quanto affermato dalla Protezione Civile, che ha parlato di possibilità reale elargendo anche una lista di consigli, tra cui: comprare torce, candele, provviste di cibo in lattina, barrette energetiche e bottiglie d’acqua. In Germania un video della Protezione Civile trasmesso in televisione mostrava come coprire le finestre con carta stagnola e come realizzare un piccolo camino con vasi e candele in caso di blackout; lo stesso ente ha proposto un ricettario per cucinare in assenza di elettricità.
Siamo ormai nell’era delle profezie autoavveranti, dove previsioni e soluzioni vengono progettate dagli stessi attori.
2 comments On Blackout in Spagna e profezie autoavveranti
Quando ho sentito cosa era successo il mio pensiero è subito andato ad Ilaria Bifarini !
Complimenti !
“Siamo ormai nell’era delle profezie autoavveranti, dove previsioni e soluzioni vengono progettate dagli stessi attori.” Molto vero. Come diceva Hegel, tutto ciò che è reale è razionale, non nel senso che è sempre giusto , ma che è sempre spiegabile, proprio in quanto frutto di intenzioni e azioni che fanno sì che il futuro sia sempre frutto di una preliminare architettura e non un flusso di casualità. Un’architettura, però, umana, molto o troppo umana. E ci tocca sempre adoperarci per svelarla, se vogliamo sottrarre la gente alle paure e alle manipolazioni. Non “sapere è potere”, ma piuttosto “capire è potere”. Grazie dottoressa, per le cose che ci aiuta a capire come frutto di volontà e decisioni, tanto spesso a esclusivo vantaggio di chi le prende.