In queste ore in cui Facebook e Twitter stanno facendo discutere per la loro decisione di bloccare l’account di Donald Trump a seguito dei fatti di Capitol Hill, riporto qui quanto mi è accaduto nei giorni scorsi.
Il 30 dicembre sera ho ricevuto sul mio account Twitter questo messaggio, da parte di un utente anonimo.
Il messaggio mi ha lasciata piuttosto basita, non avevo mai visto questo account prima e sono andata a controllare la sua pagina. Profilo di nuova creazione, con soli tweet offensivi e molto volgari verso altri bersagli, ma solo a me aveva riservato l’immagine di un’arma insanguinato. Così, sapendo delle rigorose regole di tutela degli utenti da parte di Twitter, che dedica proprio una sezione apposita della sua piattaforma alla Sicurezza, che metta al primo proprio la lotta alla violenza, prevedendo specifiche norme contro le minacce di violenza su Twitter, ho segnalato il tweet.
Dopo poco arriva la risposta. Eccola:
Lascio al lettore le proprie valutazioni.
Nel mentre ho sporto denuncia alla Polizia Postale, ma ad oggi non ho ricevuto ancora nessuna risposta.
E’ possibile sentirsi tutelati quando il proprio pensiero non è allineato a quello del mainstream e della narrazione unica predominante, dalla quale ormai nessuno sembra avere più il diritto (e il coraggio) di discostarsi?
8 comments On Un pugnale insanguinato per Twitter non è violenza
massima solidarieta’. twitter non l’ho mai usato e youtube e facebook li uso solo per seguire autori complottisti 🙂 finche’ non chiuderanno tutto e ci troveremo tutti al confino.
Anche io ho fatto esperienze nello stesso senso. Credo che i legislatori europei dovrebbero prendere l’iniziativa e se non lo fanno, vuol dire che c’è un motivo molto consistente e che va oltre qualsiasi considerazione. Cina e Russia hanno fatto i loro social e i loro server, e hanno in programma di fare anche i loro sistemi operativi; da queste cose si comprende che il mistero è molto oscuro e che la verità non può essere evidente alle persone comuni. Ha tutta la mia solidarietà, i miei casi non sono stati così sconcertanti. Mario Caruselli
Sono con te Ilaria.. leggo sempre le tue mail..le condivido tanto..purtroppo si ha la sensazione di venire discriminati se non ripeti le cose che vanno di moda
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Massima solidarietà. Cerchi di non spaventarsi troppo e continui a comunicare il suo prezioso lavoro. Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi ? [Romani 8, 31-39]
Questo vuol dire che ormai si colpiscono i dissidenti … la fase è assai avanzata dunque. La mia totale solidarietà. Paolo
Sig.ra Ilaria,
incarichi un avvocato e vada a fondo.
Non prevalebunt.
Non è violenza perché non sei americana. Probabilmente le politiche di Twitter & Co. sono diverse sul suolo degli USA.