Raggiunto l’accordo sul Patto di Stabilità in UE, ma per l’Italia sembra il ritorno di un incubo, quello dell’ossessione costante sul debito pubblico e sullo spread, con misure recessive di austerity imposte come falsa soluzione, mentre non fanno altro che peggiorare la situazione (ricordiamo che il debito pubblico è misurato in rapporto al Pil, dunque aumenta se quest’ultimo diminuisce). Dopo il periodo di allentamento del rigore e della vigilanza dell’UE durante la pandemia, si torna alla vecchia narrazione socio-economica, che vede l’Italia come una cicala spendacciona, in contrapposizione a una Germania formica virtuosa. In realtà è un falso mito smentito platealmente dai fatti.
La mia intervista a Beatrice Silenzi.
1 comments On Patto di Stabilità. Il ritorno dell’austerity
Il gioco si ripete uguale e fisso: mantenere alto il livello di tensione, precarieta e insicurezza per cacciare verso il basso della piramide sociale quanta più gente possibile. Gioco redditizio in termini di voti: si ingrossano le fila degli ultimi ( che non votano) e parallelamente quelle dei penultimi, che invece votano, eccome. Uniti da sentimenti di disprezzo per gli ultimi, dalla paura che coloro che sono più in basso gli freghino quel pochissimo che hanno, omogenei per il basso livelli di istruzione che li rende vulnerabili a qualsiasi propaganda, i penultimi sono il vero e inesauribile serbatoio di voti degli inetti, incompetenti e corrotti pupazzi che governano in tutto il mondo occidentale per conto dei veri potenti.