Per la prima volta nella storia della globalizzazione, tutti i Paesi, persino la recalcitrante Inghilterra fresca di Brexit e gli Stati Uniti patria della fervente economia di mercato, dove gli affari e i consumi non si fermano mai, sono in lockdown. L’economia mondiale è ferma, in quarantena, crollano i consumi, le produzioni e l’intera popolazione mondiale, fatta eccezione per alcuni Paesi del Terzo Mondo (e la Russia) che sembrano per ora i meno colpiti, ha abdicato al proprio stile di vita e ai diritti democratici, accettando uno stato d’eccezione con massicce restrizioni. Per la prima volta vige una condivisione di regole comuni su scala planetaria: un nuovo ordine si è sostituito al caos del globalismo, basato sulla libera circolazione delle merci e delle persone, a guida OMC, FMI e Banca Mondiale. A garantire questa nuova governance, per ora provvisoria e legata a uno stato di emergenza sanitaria, è un altro attore sovranazionale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Al governo liberista e liberale delle istituzioni economiche internazionali si è sostituito quello per definizione non democratico degli scienziati: “la scienza non è democratica”, ci è stato già detto più volte. Ci sarebbe da eccepire che per scienza si intende conoscenza, saggezza, termini che ci riportano a un concetto socratico del sapere, motivo per il quale anche tra gli stessi virologi esistono diverse correnti, non sempre concordi. Ma per adesso evitiamo polemiche in ambiti dove non è opportuno dubitare e affidiamoci al mainstrem scientifico, in un momento così doloroso per il nostro Paese, che sta registrando il maggior numero di decessi con coronavirus, secondo sola alla Cina.
Gettiamo però un po’ di luce su questo attore sovranazionale, che con le sue raccomandazioni guida le nostre vite e le nostre economie e continuerà a farlo almeno fino a quando questo virus non ci darà tregua.
OMS: Costituzione e finanziamenti
L’OMS è un’agenzia speciale dell’ONU per la salute con sede a Ginevra, entrata in vigore il 7 aprile 1948, governata da 194 stati membri attraverso l’Assemblea mondiale della sanità, convocata annualmente in sessioni ordinarie e composta da rappresentanti dell’amministrazione sanitaria di ciascun paese.
Nella sua Costituzione quale obiettivo primario è indicato quello della sanità, intesa come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, (che) non consiste solo in un’assenza di malattia o d’infermità”.
“Per raggiungere il più alto grado di sanità è indispensabile rendere accessibili a tutti i popoli le cognizioni acquistate dalle scienze mediche, psicologiche ed affini. Un’opinione pubblica illuminata ed una cooperazione attiva del pubblico sono d’importanza capitale per il miglioramento della sanità dei popoli.”
A fronte di finalità di così vasta portata, il budget dell’organizzazione di Ginevra è piuttosto contenuto (circa 4 miliardi di dollari) e, mentre inizialmente proveniva prevalentemente dagli Stati, negli ultimi decenni la tendenza si è modificata: ben l’87% attualmente deriva da donatori privati. L’80% dei fondi donati sono “earmarked”, cioè vincolati a finanziare programmi specifici, decisi dai donatori stessi, aspetto che ha destato non poche perplessità sulle scelte dell’organizzazione. Il direttore dell’Istituto di Sanità globale di Ginevra, Antonie Flahault, a seguito della donazione di circa 900 milioni da parte della Fondazione dei coniugi Gates nel biennio 2016-2017, lamentava come l’OMS fosse “costretta a tenere conto di quello che Gates ritiene prioritario”, cioè la lotta alla poliomielite, cui furono impegnati più fondi che alla prevenzione dell’HIV, quarta causa di morte nel Terzo Mondo.
La Fondazione dei Gates risulta a oggi il primo donatore privato dell’OMS e nell’ottobre scorso è stata partner del Johns Hopkins Center for Health Security nella simulazione di una pandemia coronavirus, chiamata “nCoV-2019”. Attualmente ha donato 100 milioni di dollari per sconfiggere il Covid_19.
Questo non dimostra assolutamente che esista un complotto ai fini speculativi ordito dal mefistofelico Gates, che probabilmente di aumentare la propria ricchezza non ha un gran bisogno, ma getta sicuramente molte perplessità sul suo ruolo predominante in materia di sanità mondiale.
A proposito, in una sua recente intervista ha invitato tutti a essere tranquilli e ad attenersi al lockdown e all’isolamento sociale ancora “soltanto” per 10 settimane, e ha lanciato frecciate velenose alle intenzioni di Trump di voler impedire la paralisi economica americana.
E’ ragionevole credere che la sua previsione si avvererà. Del resto, si era già rivelato un veggente!
2 comments On La nuova governance mondiale targata OMS
Certamente dobbiamo attenerci a quanto disposto dal governo, che a sua volta risponde al mainstream scientifico, ma l’invito kantiano al “sapere aude” non deve restare mai inascoltato, soprattutto quando al “coraggio di sapere” siamo invitati da parte di chi si sforza di sottrarci costantemente alla passività. Se pensavamo che l’ONU, in tutte le sue sezioni, si muovesse in piena autonomia e su basi di conoscenza e ricerca disinteressata, ora sappiamo che, almeno in quella costituita dall’OMS , non è affatto così e che attori privati “finanziano”, con scopi di indirizzamento, la ricerca, che in questo modo è quantomeno condizionata. Dobbiamo fare finta di niente? “Sapere aude”, abbi il coraggio di sapere, ci dice, ancora una volta, Ilaria Bifarini. Grazie, sempre.
“Ma per adesso evitiamo polemiche in ambiti dove non è opportuno dubitare e affidiamoci al mainstrem scientifico, in un momento così doloroso per il nostro Paese, che sta registrando il maggior numero di decessi per coronavirus, secondo sola alla Cina.”
Qui non è questione di polemiche. Seminare autentiche menzogne spacciandole per verità scientifiche quando invece sono soltanto posizioni dogmatiche, non solo non possono essere evitate, ma vanno sempre esercitati i sani principi sui quali deve reggersi la scienza: il dubbio, il confronro e la verifica.
Così scrivere “..che sta registrando il maggior numero di decessi per coronavirus” è semplicemente fuorviante nonchè FALSO.
Non ci sono riscontri oggettivi che giustifichino una tale affermazione.
Fino ad ora i pochi dati resi ufficiali dalla P.C. parlano (riferisco quanto affermato dalla Capua non di certo una dissenziente ne tanto meno una complottista, in una recente intervista) di 17 decessi attribuibili solatanto al coronavirus.
17 su un totale di 7.503 morti al 25/03 sono pari allo 0,2%!
Ma di cosa stiamo a parlare, quando lo stesso ISS scrive: “…Per questo motivo diversi studi pubblicati utilizzano differenti metodi statistici per stima della mortalità per influenza e per le sue complicanze. È grazie a queste metodologie che si arriva ad attribuire mediamente 8.000 decessi per influenza e le sue complicanze ogni anno in Italia.” ?
https://www.epicentro.iss.it/influenza/sorveglianza-mortalita-influenza
Non sono anche quelli, e purtroppo ricorrenti, momenti dolorosi?