“Grazie alla sua magia tecnica e alla sensazione di certezza che trasmette, l’assenza economica svolto un ruolo determinante, perlomeno a partire dalla seconda guerra mondiale. Ha fornito il linguaggio con cui discutiamo delle politiche e ha formato la topologia della nostra mappa mentale collettiva. Come disse una volta l’economista Keynes con una famosa frase: “anche l’uomo d’affari più concreto si muove di solito sull’onda del di qualche economista morto da tempo”. Credo che l’affermazione vada leggermente corretta. E piano prodotto le politiche di ultimi cinquant’anni sono venuti da economisti che (per la maggior parte) sono ancora ben vivi.”
(DANI RODRIK, LA GLOBALIZZAZIONE INTELLIGENTE, 2015)