Ripropongo oggi questo mio intervento ad Atreju di quattro anni fa. Un tema quanto mai attuale. Il mio intervento ad Atreju 2018, in cui spiego come la Francia non solo non abbia messo fine al proprio dominio coloniale in Africa, ma anzi per certi versi esso appare addirittura rafforzato.
Categoria: Attualità
Nell’era dell’iperinformazione, avviata con lo sviluppo della rete e amplificata dall’utilizzo dei social media, abbiamo accesso a una quantità di notizie pressoché sconfinata. Come reagisce il nostro cervello a questo flusso continuo di stimoli? Per dare una risposta a un quesito così complesso ci viene in aiuto una nuova, o meglio giovane, branca della scienza economica, l’economia comportamentale, che integra la teoria economica con le conoscenze della ricerca psicologica. Personaggio centrale nello sviluppo di tale disciplina è lo psicologo Daniel …
La multinazionale statunitense dell’agroalimentare segna utili record. Uno spettro si aggira sul pianeta: una crisi della catena di approvvigionamento su scala globale, con aumento esponenziale dei prezzi dei beni alimentari, scarsità di prodotti e carestie. Le prime strozzature sono emerse dalla gestione scellerata della (dichiarata) pandemia di Covid: l’imposizione senza criterio di chiusure di attività produttive e del confinamento della popolazione mondiale non poteva non generare una rottura dell’equilibrio tra la curva di domanda e di offerta di mercato. La …
È una domanda che tutti, almeno una volta, ci siamo posti: chi finanzia i costosi viaggi della morte che spingono migliaia di disperati su imbarcazioni di fortuna, tra mille peripezie e l’incognita dell’approdo? Molti giornalisti si sono impegnati nella ricostruzione dei calvari degli emigranti per arrivare al porto di partenza, delle condizioni schiavistiche cui sono sottoposti dalla criminalità locale. Ma rimane irrisolto il tassello iniziale di queste tragiche diaspore, ossia la disponibilità di somme di denaro ragguardevoli, esorbitanti se rapportate …
La mia intervista a Carlo Savegnago per Il Vaso di Pandora del 30 marzo.
Le chances di una risoluzione diplomatica del conflitto ucraino sfumano di giorno in giorno, un’eggregora guerrafondaia aleggia tra l’opinione pubblica, alimentata dai soliti media di regime. Invio massiccio di armi in Ucraina da tutto il mondo, dalle stesse organizzazioni che dovrebbero lavorare per la pace e persino da coloro che in Occidente vengono chiamati filantropi, sanzioni economiche che valgono come bombe ma che fanno vittime,soprattutto in Italia, tra i propri cittadini: la diplomazia occidentale sembra lavorare per mantenere lo stato di guerra. Con una corrispondenza impressionante con la distopia orwelliana, la guerra diventa pace e i sedicenti pacifisti occidentali si eccitano …